13 gennaio 2024

Monologo della mattina

Sembra di poco fa
il profumo dei tuoi ricci
con le doppie punte
mal tinte,
invece
è l'ennesima ombra
disegnata su retina
così come il bianco
osseo del cotone
e delle tue gambe
nude perfette,
tutto sbiadisce sempre
verso le sei.

Di notte è morta
un'altra ipotesi,
siamo ancora sul filo
della norma ma la testa
è esausta, il cervello
smagrito
domanda una tregua,
si flette, si perde, si pente.

Intanto, in alto lontana,
la grande madre ovale
risplende indifferente.
 
 

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