Di notte la litoranea è questo.
Le strade sono deserte, sconosciute, e l'asfalto spesso si interrompe.
Questa stagione che precede il miele, questa forza sconosciuta che funge da blocco,
da sala d'attesa per l'orizzonte della bellezza, è una stagione gemella dell'autunno, e infatti con la sua presenza si possono ancora intravedere in lontananza i morti migrare. E ogni volta ci mostra cosa ci siamo persi, cosa si perde.
Somiglia all'amore perché è una tensione di sangue, e la voce che ti riempie le arterie sussurra la preghiera che placa gli spasmi, è un anestetico esistenziale, e come tale scivola via dopo pochi secondi. Sento la litoranea parlare, la sua oscura magia celata nelle boscaglie, le vicende passate inenarrate, le sue promesse future con i fiori che si fanno largo malgrado.
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