Un
sogno che faccio
ogni anno:
una lampada al neon
e un tecnigrafo,
una
grande finestra
all'ultimo piano
che dà sulla strada
notturna invernale,
un corpo estraneo
nel cuore
dalla forma di lei,
che mi
sorprende
alle spalle,
una carezza
sotto la camicia.
Non dirò di più
su
quel sogno
perché non è ancora
così lontano:
il suo binario
corre
ancora
a cercar la coincidenza
con la mia tragica
consuetudine
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